Ciclo in Corso

Boy

Titolo originale: BoyBoy
Regia: Taika Waititi
Sceneggiatura: Taika Waititi
Fotografia: Adam Clark
Montaggio: Chris Plummer, Yana Gorskaya
Scenografia: Shayne Radford
Musica: The Phoenix Foundation
Costumi: Amanda Neale
Interpreti e personaggi: James Rolleston (Boy), Taika Waititi (Alamein), Te Aho Eketone-Whitu (Rocky), Moerangi Tihore (Dynasty), Rachel House (Gracey)
Produzione: Nuova Zelanda, 2010
Durata: 87 min

 

Nuova Zelanda, 1984. Boy è un undicenne che vive in un piccolo paese con la nonna, il fratellino Rocky e i loro cuginetti. Orfano di madre, Boy è cresciuto con il mito di suo padre Alamein, che in realtà è un criminale buono a nulla e non è mai stato presente per la famiglia. Le cose cambiano quando Alamein torna a casa improvvisamente per cercare una borsa piena di denaro sotterrata anni prima.

El realismo socialista

Titolo originale: El realismo socialista
Regia: Raoul Ruiz, Valeria Sarmiento
Sceneggiatura: Raoul Ruiz, Valeria Sarmiento
Fotografia: Jorge Müller
Montaggio: Galut Alarcón
Musiche: Jorge Arriagada
Interpreti: Jaime Vadell, Juan Carlos Moraga, Javier Maldonado, Nemesio Antúnez, Waldo Rojas, Marcial Edwards
Produzione: Cile, 2023
Durata: 78 min
 
 
Da una parte ci sono Lucho e la classe operaia, dall’altra gli intellettuali che sostengono il movimento dell’Unità Popolare insieme alla piccola borghesia. La loro improbabile amicizia sfocia in scene di azione, sparatorie e canzoni stonate, tracciando un ritratto satirico di quel periodo.
 
Valeria Sarmiento, vedova del regista cileno Raúl Ruiz, si impegna in un'operazione di recupero dei film del marito, in particolare quelli prima del golpe di Pinochet, quando l'artista fu costretto all'esilio. El realismo socialista, 1973 è uno di questi. Il materiale girato è stato rigenerato e musicato, nel tentativo di restituire il più possibile lo spirito originale dell'operazione.
 
«Il film è fondamentalmente un serial politico, in cui abbiamo trattato la presa del potere in modo piuttosto ironico. Ho lavorato con un gruppo di operai che avevano rilevato una fabbrica e, poiché erano bravi attori, il risultato è stata una commedia musicale, anche se abbiamo filmato tutto dal vivo».
Raoul Ruiz