Ai confini della realtà

"Il luogo è qui. Il tempo è ora. E il viaggio nelle ombre al quale stiamo per assistere potrebbe essere il nostro viaggio."

Nel lontano 2 ottobre 1959, queste parole introducevano il pubblico americano al primo episodio di Ai confini della realtà (The Twilight Zone), una serie televisa che si sarebbe rivelata diversa da ogni altra prodotta fino allora. Ai confini della realtà è opera di Rod Serling: ospite di ogni episodio (in video o in voce) con il suo inconfondibile stile, Serling ne è l'ideatore e ha sceneggiato la maggior parte delle storie.
Anche se Ai confini della realtà ha debuttato sugli schermi statunitensi nel 1959, le sue origini risalgono a due anni prima. All'epoca Serling era già un affermato sceneggiatore; alle sue spalle aveva tre premi Emmy e una lunga serie di successi. Da un punto di vista professionale Serling poteva certamente ritenersi soddisfatto, ma non lo era altrettanto da un punto di vista creativo. In numerose occasioni le sue sceneggiature avevano subíto pesanti modifiche imposte dagli sponsor, sempre timorosi di offendere alcune fasce di potenziali clienti. Nel migliore dei casi le modifiche si limitavano all'ambientazione della storia, o ad alcuni nomi di personaggi, ma in altre occasioni i cambiamenti richiesti furono sostanziali. Ad esempio, una compagnia di assicurazioni pretese l'eliminazione del suicidio di uno dei protagonisti, dato che i casi di suicidio generano spesso dispute legali da un punto di vista assicurativo. L'ingerenza degli sponsor era molto più limitata nelle serie di ambientazione fantastica, visto che i temi trattati venivano percepiti come lontani dalla realtà. Queste considerazioni spinsero Serling a sviluppare una serie televisiva antologica di ambientazione fantasy e fantascientifica. Nel 1957 presentò la sua idea all'emittente CBS, accompagnadola con la sceneggiatura per un eventuale episodio pilota intitolato "The Time Element".
I dirigenti dell'emittente erano estremamente scettici riguardo alle potenzialità della serie, e "The Time Element" fu presto archiviato. L'anno seguente la sceneggiatura venne rispolverata per un'altra serie antologica della CBS, diventando un episodio di Westinghouse Desilu Playhouse (1958-1960).
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L'episodio fu uno dei più seguiti dell'intera stagione televisiva e Serling ottenne il via per la produzione di Ai Confini della realtà. Durante la prima stagione furono realizzati 36 episodi. Accolta da ottime recensioni, la serie tuttavia non incontrò immediatamente il favore del pubblico, e rimase a rischio di chiusura anticipata, almeno fino a novembre, quando andò in onda uno degli episodi più amati di tutte le stagioni, "Time Enough at Last", con Burgess Meredith nei panni dell'ultimo uomo rimasto sulla Terra dopo un disastro nucleare: amante dei libri, pensa che si consolerà con la lettura, ma rompe i suoi occhiali e non c'è proprio nessuno che glieli possa riparare.
Nella primavera del 1960, Ai confini della realtà, poteva vantare fan club in 31 differenti stati degli USA. Ogni settimana la redazione riceveva almeno 500 lettere e 50 sceneggiature di autori più o meno affermati che si avventuravano nel mondo del fantastico. La serie aveva mostrato di essere intelligente e raffinata, e il pubblico lo aveva apprezzato. Serling aveva vinto la sua battaglia guadagnandosi un quarto premio Emmy.
Ai confini della realtà approdò in Italia sull'emittente di stato il 14 aprile 1962 con uno dei migliori episodi della prima stagione, il già citato "Tempo di leggere" ("Time Enough at Last"). Negli anni seguenti la RAI propose gli episodi in maniera piuttosto discontinua, tanto che, trattandosi di una produzione antologica, non venne identificata immediatamente dal pubblico come un'unica serie. Tra il 1962 e il 1971 la RAI trasmise in tutto 12 episodi della prima stagione. Successivamente, Ai confini della realtà scomparve dai teleschermi dell'emittente nazionale per ricomparire nei primi anni '80 su Italia 1. In questa occasione furono doppiati e trasmessi tutti i rimanenti 24 episodi della stagione d'esordio.
[Aleksandar Mickovic e Marcello Rossi - Note di presentazione del cofanetto DVD]