L'assassinio di un allibratore cinese

Titolo originale: The Killing of a Chinese Bookie
Regia: John Cassavetes
Soggetto e Sceneggiatura: John Cassavetes
Fotografia: Mitchell Breit, Al Ruban (assistente operatore: Frederick Elmes)
Montaggio: Tom Cornwell
Musiche: Bo Harwood
Scenografia: Sam Shaw
Interpreti e personaggi: Ben Gazzara (Cosmo Vitelli), Timothy Carey (Flo), Seymour Cassel (Mort Weil), Robert Phillips (Phil), Morgan Woodward (John), John Kullers (Eddie-Red), Al Ruban (Marty Reitz), Azizi Johari (Rachel), Alice Friedland (Sherry), Donna Gordon (Margo Donnar), David Rowlands (Lamarr), Virginia Carrington (Betty), Meade Roberts (Mr. Sophistication), Val Avery (Blair Benoit)
Produzione: USA, 1976
Durata: 135 min

 

Cosmo Vitelli, fondatore, direttore e, conseguentemente, padrone del "Crazy Horse West", è felice perché ha finito di pagare l'ultima rata agli strozzini che gli hanno prestato il denaro per realizzare il suo sogno. Accompagnato da tre delle sue ragazze si reca in una casa da gioco dove, nel corso di una sfortunata partita, perde 23 mila dollari. L'uomo è convinto di riuscire a pagare il debito con gli introiti del locale. Ma Cosmo non sa di essere finito nelle mani di una banda capeggiata dal boss John...

L'assassinio di un allibratore cinese è la storia di un uomo comune che ha costruito la propria vita nella tipica maniera di molti americani. Si è definito tramite il proprio lavoro; per lui il lavoro è più di un modo di guadagnarsi da vivere, è la sua intera esistenza - pagata in rate mensili. Proclama di voler vivere con stile e nel benessere, ma per Cosmo "benessere" significa vivere pericolosamente. Per sette anni ha gestito e spadroneggiato su un club non suo (dove le spogliarelliste non si limitano a spogliarsi ma danno spettacolo, dove i forestieri bevono 7&7 e gin alle prugne, e occasionalmente capita qualche giocatore spendaccione). Ma il suo regno è una messinscena, sostenuta solo dagli incontri mensili con uno strozzino. Il Crazy Horse West è il suo mondo, un mondo che ricrea ogni notte: scrive, dirige, coreografa e annuncia numeri come "La sfida all'O.K. Corral" e "Una sera a Parigi". Ma lascia che sia il suo doppelganger, Mr. Sophistication, a esibirsi sul palco. Il film parla di un conformista, uno che anni prima avrebbe fatto l'impiegato, che fa le cose per bene ed è destinato a essere ucciso per questo. Non era un soggetto difficile. Magari sarà stato complicato da realizzare, ma la storia di un uomo prigioniero di un mondo conformista non è un soggetto particolarmente impegnativo. E' la storia della vita di moltissime persone. Non è difficile da capire, perché accade di continuo.

John Cassavetes - Un'autobiografia postuma - Ray Carney