Amleto si mette in affari

Titolo originale: Hamlet liike-maailmassa
Regia: Aki Kaurismäki
Soggetto: tragedia "Amleto" di William Shakespeare
Sceneggiatura: Aki Kaurismäki
Fotografia: Timo Salminen
Musiche: Elmore James
Montaggio: Raija Talvio
Scenografia: Pertti Hilkamo
Interpreti e personaggi: Pirkka Pekka Petelius (Amleto), Esko Salminen (Klaus), Kati Outinen (Ofelia), Elina Salo (Gertrude), Esko Nikkari (Polonius), Kari Väänänen (Lauri Polonius), Puntti  Valtonen (Simo), Mari Rantasila (Helena), Turo Pajala (Rosencranz), Aake Kalliala (Gyldenstern), Pentti Auer (Isä/Haamu), Matti Pellonpää (Vartija)
Origine: Finlandia, 1987
Durata: 86'


Libero adattamento in chiave contemporanea dell’Amleto di Shakespeare. Klaus è l’amante di Gertrude e, per liberarsi del marito di lei, lo avvelena, sperando di impadronirsi della sua impresa portare a compimento un importante affare con una delle maggiori industrie rivali. A intralciare le mire di Klaus c’è però il giovane Amleto, figlio di Gertrude, entrato in possesso del 51% delle azioni dell’industria. Klaus decide dunque di eliminare anche lui, ma ogni tentativo sembra andare a vuoto, mentre i vari protagonisti della vicenda muoiono uno ad uno per casi fortuiti: Polonius resta vittima di una pallottola vagante, Gertrude muore avvelenata da un pollo arrosto destinato ad Amleto, Ofelia soccombe a un’overdose nella sua vasca da bagno. Ma il destino dello stesso Amleto sta in bilico tra tutti questi delitti e il suo stesso castigo…

“Amleto si mette in affari è la rappresentazione inventiva, nera, sardonica di una società materialistica di corrotti e crudeli, dove il denaro è motore primo e il potere viene esercitato per rapacità, dove il protagonista è, secondo le parole del regista, «un giovane sensibile e il cui cuore è caldo come un frigorifero». Ed è sempre Kaurismäki a suggerire di non farsi sviare dalle apparenze, anche da quelle cinematografiche: «Non lasciatevi ingannare dalla plastica bellezza di questo film: la faccenda riguarda il denaro, questione di vita o di morte».”